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CHITARRA FLAMENCO, CLASSICA, ACCESSORI
LIBRI DI LIUTERIA

 
 

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 5155 LA CHITARRA DI LIUTERIA, MASTERPIECES OF GUITAR MAKING, S. Grondona, L. Waldner. CD . NOT AVAILABLE, OUT OF PRINT, NON DISPONIBILE, FUORI STAMPA



Euro 499,99


 
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LA CHITARRA DI LIUTERIA, MASTERPIECES OF GUITAR MAKING, S. Grondona, L. Waldner. 213 Pagine con fotografie a colori delle più famose chitarre classiche, e la storia degli uomini che le hanno costruite. Il modello del liutaio Hermann Hauser (il razionalizzatore dell'elemento spagnolo) che Segovia suonò per vent'anni. Le chitarre dei fratelli Manuel e Josè Ramirez I, II, III, IV. La Don Ignacio Fleta leggendaria per le note basse. La Torres di Tarrega, quella di cartone, la Torres di Llobet, i modelli flamenco, e molte molte altre. Un capitolo sulla costruzione, dimensioni, spessori, i legni, misure, pesi, descrizione, le caratteristche delle chitarre famose. Testo in italiano e inglese. Nel CD Grondona suona alcuni di questi storici modelli. CD.
di Stefano Grondona e Luca Waldner
con fotografie di Massimo Mandelli.
Formato 21x23 cm
Oltre 400 illustrazioni a colori
La pubblicazione comprende un CD su chitarre storiche "Lo cant dels augelles" Stefano Grondona: chitarra / guitar
E' un volume che, per la prima volta, propone una rassegna completa della chitarra moderna, dal primo Ottocento ai giorni nostri. L'excursus storico degli strumenti presentati - attraverso un testo quantomai impegnato a illustrarne le radici culturali e artigianali e una campagna fotografica che ne coglie le più significative caratteristiche - non trascura nessuno degli anelli evolutivi, evidenziando un eccezionale patrimonio liutario il cui valore artistico ed espressivo viene finalmente riscoperto e divulgato. Da Torres ad Hauser sono presentati gli strumenti più significativi, compresi quelli che, usati dai grandi maestri, hanno contribuito alla loro ispirazione musicale. Vengono così a delinearsi, attraverso le pagine del libro, i fascinosi rapporti fra l'artigiano liutaio ed il musicista, unitamente alle grandi correnti culturali in cui si è sviluppata la chitarra moderna: dalla impronta catalana a quella madrilena ed al loro "dilagare" in tutta l'Europa. Completano il volume, oltre all'eccezionale documentazione fotografica appositamente realizzata per l'occasione e mai, sino ad ora, così completa ed "indagatrice" anche dei particolari degli strumenti, le schede tecniche sulle singole chitarre, minuziosamente misurate e valutate, e un CD registrato dal Maestro Stefano Grondona che presenta il suono delle chitarre storiche non come una nostalgica rivisitazione del passato, ma come proposta artistica più che mai attuale e capace di infrangere facili mode e stereotipi.
PARTE I / PART I
LA LIUTERIA STORICA / THE HISTORIC LUTHERY
La chitarra a sei corde del fine '700 e del primo '800: verso Torres
Antonio de Torres e la sua chitarra
La chitarra di Llobet
La chitarra di Tarrega
La Suprema , La Invencible, La Emperatriz
La guitarra cumbre
Opus 111
Torres e le chitarre della semplicità
La chitarra di cartapesta
Una Bandurria
Barcellona
Enrique Garcia 1906: Recuerdos de la Alhambra
Enrique Garcia 1925
Francisco Simplicio 1930
Francisco Simplicio 1931
Francisco Simplicio 1929
Ribot y AlcaÒiz
Ignacio Fleta
Madrid
Vicente Arias
Francisco Gonzalez 1870
Josè Ramirez I 1902
Josè Ramirez II 1927
Manuel Ramirez 1911
Manuel Ramirez 1912
Santos Hernandez
Santos Henrnandez 1918
Santos Hernandez 1921
Santos Hernandez 1930 -1935
Domingo Esteso 1926
Marcelo Barbero
Hermann Hauser I:la razionalizzazione dell'elemento spagnolo
Hermann Hauser I 1938:una chitarra per Segovia
Hermann Hauser I 1947:una chitarra per se stesso
Hermann Hauser II 1960
Segovia 1960-1962:il punto di svolta
JosÈ Ramirez III e IV
Due Ramirez per Segovia
Julian Gomez Ramirez 1928
Robert Bouchet 1969: una chitarra post impressionista
Pietro Gallinotti 1958: una chitarra italiana

PARTE II / PART II
NELLA BOTTEGA DELL'ARTIGIANO / IN THE WORKSHOP OF THE ARTIGIAN
L'occhio del liutaio
Le corde per chitarra: tra il XIX secolo e l'avvento del nylon, di Mimmo Peruffo

PARTE III / PART II
I DETTAGLI TECNICI DEGLI STRUMENTI / TECNICAL DETAILES OF INSTRUMENTS
Elenco strumenti e proprietari
Nota introdutta alle schede tecniche
Schede tecniche
Glossario
Datario
Indice
Bibliografia

La Chitarra di Liuteria di Stefano Grondona e Luca Waldner
Il volume presenta in primo luogo una ricchissima antologia fotografica sulla storia della chitarra tra tardo Settecento e metà Novecento. La documentazione è, per quantità e qualità, senza precedenti. Essa comprende oltre cinquanta strumenti tra i più rappresentativi, costruiti dai più grandi liutai (da Torres a Rubio) ed appartenuti a coloro che hanno fatto la storia dell'interpretazione chitarristica (da Tárrega a Llobet a Segovia). Le immagini sono corredate da un abbondante apparato storico-critico e tecnico, in cui si integrano le competenze dei due autori, un concertista e un costruttore di chitarre (un terzo esperto ha curato uno specifico capitolo sulle corde): ma il testo va ben oltre il semplice interesse tecnico-strumentale, ricostruendo una pagina fondamentale della storia culturale spagnola. Il compact disc accluso al volume è stato registrato per l'occasione da Stefano Grondona. Esso permette al lettore di accedere anche alla dimensione sonora di questi strumenti storici, alcuni dei quali mai uditi pubblicamente in tempi recenti.


La Chitarra di Liuteria-Masterpieces of Guitar Making
by Stefano Grondona & Luca Waldner
Text in English & Italian.
English translation by Laura Davey
Photography by Massimo Mandelli
216 pages with over 400 breathtaking photos-mostly in color.
Hardbound w/ CD

This extraordinary book that was published in July of 2002 was a decade in the making. Stefano Grondona (who studied with maestro Andrés Segovia in the 1960's) & luthier Luca Waldner have assembled a historical montage of Antonio Torres guitars & instruments by Spanish & European luthiers from the 18th, though mostly 19th & 20th century. There is many cases also biographical information & photos of the artists who used and owned these wonderful musical instruments. The accompanying CD of 28 tracks, by artist Stefano Grondona, of well known classical guitar pieces, utilizes his access to the Torres (built in 1858-FE 08-this guitar won the 1858 Seville exposition, 1859-ex collection-Miguel Llobet, 1862-back & sides of paper maché, 1885, 1887- SE107 & SE110), Garcia (1906), Simplicio (1929), Santos Hernandez (1918), Domingo Esteso (1926), Hermann Hauser I (1947), & Robert Bouchet (1969) concert guitars. There are many more guitars by these makers, than featured on the CD.

Sheldon Urlik, who released his own book "A Collection of Fine Spanish Guitars from Torres to the Present" in 1997, said: "This is the most beautiful book about classical guitars I've ever seen".

I've been half joking for weeks, that buyers should use a surgical mask when viewing the book, so they don't drool on the pages. If you love beautiful looking & sounding classical guitars and want a serious historical perspective to read: your time has arrived. It will be quite a long time, if ever before this book is surpassed.

 

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 6622 CLASSICAL GUITAR MAKING: A MODERN APPROACH TO A TRADITIONAL DESIGN. BOGDANOVIC JOHN. 2010



Euro 27,00


 
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CLASSICAL GUITAR MAKING: A MODERN APPROACH TO A TRADITIONAL DESIGN. BOGDANOVIC JOHN.

Recently I was informed by the publisher that the book has gone into second print, and this is rare for a book of this type. So thank you all once again for helping to make this book a resounding success. It is truly gratifying that I continue to hear from readers all over the world with thank you notes, encouraging comments and questions regarding the book. And, as one reader suggested I have included a page on the site with a selection of questions that have been sent to me, along with my replies, which may help to clarify some things for others in their guitar building attempts.

Since the book has been out I have heard from many of you that have sited errors or needed clarification in the first edition. These errors have been noted along with some additional text here and there for clarification and sent to the publisher for correction in the second printing. a PDF document containing all known errors can be downloaded in the errata section.

The book has been out for a couple of years now and it still amazes me how many of you out there are interested in building classical guitars, either for yourselves or in launching a guitar building career. The book has enabled me to launch a few new endeavors of my own such as holding classes in the shop, a line of guitar building products, and a DVD series due to be released in the fall. I am very fortunate that this has all come from my love of the classical guitar. The truth is, I never intended to write a book at all. The project just sort of fell into my lap.

In December, in the midst of planning to move the shop to Asheville, I was approached by Sterling Publishing and asked if I would like to write a book on guitar making. As I thought about it the prospect of undertaking such a huge project the challenge of producing something that I would be proud of became the focus of my enthusiasm. I had been given a rare opportunity - a vehicle to share my techniques and thoughts about something I love.

For the next year, nearly every day was a combination of building guitars, writing, and photo shoots. The book chronicles the building of a classical guitar from a stack of boards to putting on the strings and tuning it up. WIth almost 600 photos and drawings and over 320 pages of detailed text I attempted to recreate as accurately as possible the building process.

If you have never built a guitar and are planning your first attempt consider using this book as a guide. Only some basic woodworking skills and a minimally equipped shop are required. Due to the large amount of information necessary to cover the topic explanations of woodworking related techniques have been omitted and it is assumed the reader is already proficient in some basic woodworking techniques, or will consult the references listed in the bibliography of the book and in the reference section of the links page on this site. Alternative methods are presented to facilitate the availability of tools and equipment. The book was written with the first time builder in mind, but no doubt anyone with some building experience could benefit from some content, I know I am always looking for better ways to do things. Also, be sure to check out the guitar making classes being offered. Classes are being held in the shop that cover various aspects of the building process.

The guitar I am building in my shop today is very loosely based on the Hauser/Torres guitar design. The design has evolved in search of improved sound and playability. The plantilla is all that remains of the original 1937 Hauser from which this design began.

The sound of Segovia's 1937 Hauser always appealed to me, even with the less than ideal sound quality of the old recordings. Therefore, when I began making guitars I started trying to reproduce this sound with the Hauser/Torres design. The more conscious I became of the sound of the guitar in general, the more open I became to other influences and my concept for the ideal sound began to evolve and my design began to change. The design of my guitars has changed slowly over the years.

It is difficult at best to describe sound with words due to the fact that sound, and language, are both so subjective. So I will limit my words to those I typically hear other people use to describe the sound of my instruments. The phrase I hear most often is that they have a traditionally Spanish sound. I would not disagree with this statement. Additionally, they have character, a full tonal palette, and power. Enough said, I invite you to come and listen to one yourself.

 

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 3160 ACOUSTIC GUITAR OWNER'S MANUAL, THE COMPLETE GUIDE. acoustic guitar magazine guides.



Euro 17,00


 
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ACOUSTIC GUITAR OWNER'S MANUAL, THE COMPLETE GUIDE. acoustic guitar magazine guides. An acoustic guitar primer, inside your guitar, fifteen guitar myths debunked, a guide to steel and nylon strings: comparing broze strings, typical string gauges, nylon string tension, stringing a classical with steel, when to change strings, tuning up, sticking bridge pins, resonator guitar strings. Guitar care basics, cleaning and polishing: cleaning a resonator guitar.Humidity and your guitar, choosing a case, flying with your guitar, protecting your instrument from theft, getting a good guitar setup, setting the action, saddle and bridge pin materials, fret maintenance, refretting, caring for your guitar's finish, fixing rattles, when guitars crack, bridge repairs, neck resets, reparing and restoring vintage instruments, installing and troubleshooting pickups. 110 pages
 

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 6280 Garrone Mario, LA COSTRUZIONE DELLA CHITARRA CLASSICA.



Euro 31,99


 
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Garrone Mario, LA COSTRUZIONE DELLA CHITARRA CLASSICA. 116 pagine, LIBRO in italiano.

Mario Carrone è pervenuto alla liuteria in età non più giovane, forte della sua preparazione tecnica e della grande esperienza acquisita nei processi industriali di progettazione e di lavorazione. Ha dunque portato nell'arte di costruire la chitarra, non soltanto il suo formidabile bagaglio tecnico- scientifico, ma anche una mentalità e uno stile di lavoro basati sulla volontà e sulla capacità di prospettare i problemi in sintesi essenziali e concrete, e di escogitare, per ciascuno di essi, soluzioni dimostrabili e quindi ripetibili. Libero da ogni remora psicologica, egli ha sempre operato mescolando una sbrigativa condotta da imprenditore con la salda convinzione che tutti i misteri che avvolgono la macchinachitarra sono dissipabili; e, in questa sua convinzione, ha saputo, quando occorreva, frenare la sbrigatività e addentrarsi umilmente nell'esercizio della pazienza. Era du nque natu rale che un Iiutaio come lui non trovasse nulla di straordinario nello scrivere un manuale per la costruzione della chitarra, e che lo facesse semplicemente ignorando le difficoltà che avrebbero fermato molti altri. Inoltre, e non secondariamente, Carrone aveva avuto da un editore l'incarico di scrivere il libro. AI di là della sua buona sorte, e da accreditargli come non piccolo merito, sta il fatto che, se egli non era, forse, l'unico liutaio capace di non scomporsi dinanzi a siffatta richiesta editoriale, era - al meglio delle nostre conoscenze - l'unico in grado di interpretare il lavoro che ne sarebbe seguìto come un divertimento (come, in fondo, egli interpreta tutta la sua attività di costruttore di chitarre). Analogamente ai liutai, anche gli allievi- liutai e i chitarristi si possono (almeno rispetto all'argomento qui trattato dividere in due categorie: quelli che leggono e quelli che non leggono, ciascuna specie potendo esibire, a sostegno del proprio atteggiamento, una serie di ragioni più o meno convincenti e onorevoli. È del tutto prevedibile che un manuale come questo non debba incontrare i propri, potenziali lettori, tra i liutaistregoni, tra i loro allievi apprendististregoni e tra i chitarristi che di Iiuteria non si interessano. Ma la quantità di liutai-non-stregoni e relativi alunni, e di chitarristi che hanno la pretesa di capire com'è fatto e come funziona l'arnese che essi tengono in grembo per l'intera vita, sembra in continua, inarrestabile crescita. Non sappiamo esimerci dall'esprimere la nostra calorosa approvazione per questa piega assunta dagli eventi: i liutai alla Mario Carrone dovrebbero avere un futuro (anche tra i chitarristi), e i loro manuali una vasta e attenta schiera di lettori, non soltanto e non necessariamente liutai. Se non credessimo che così potrebbe essere, o che così sia, perché mai avremmo dovuto esporci nello scrivere queste righe?

Ben poco è stato scritto fino ad oggi sulla costruzione della chitarra classica e non molto sulla liuteria in genere.
Molti anni fa, quando iniziai ad occuparmi di liuteria, decisi subito di non seguire la normale "routine" di apprendimento, che prevede tempi più o meno lunghi passati nella bottega di un liutaio esperto, oppure la frequenza di una scuola di liuteria.
Scelsi piuttosto di sviluppare un mio metodo di costruzione, partendo dalle scarne notizie che riusciia raccogliere dalle riviste italiane ed estere e da qualche libro specifico sulla costruzione della chitarra.
A volte si inizia una attività per gioco o per curiosità e soltanto dopo un certo tempo ci si accorge di come essa diventi parte della nostra vita, concedendoci soddisfazioni che non riceviamo invece dal lavoro di tutti i giorni.
Infatti, dopo un primo periodo passato a costruire vari strumenti in modo tradizionale, mi accorsi che la chitarra classica mi permetteva di esprimere
meglio le idee che avevo in mente da tempo: continuai quindi a
lavorare con passione crescente a questo strumento, trasformando quello che era iniziato come un gioco nello scopo principale della mia vita.
Ho poi perfezionato un mio metodo di costruzione volto più all'innovazione continua che al risparmio di tempo, allargando i miei interessi alla scoperta e al successivo studio dei fenomeni acustici che si verificano nello strumento.
Con questo manuale mi rivolgo a tutti gli appassionati di liuteria, ai chitarristi desiderosi di conoscere a fondo il loro strumento, ed anche ai liutai professionisti, i quali potranno trovare molte informazioni utili sull'acustica degli strumenti musicali, sui sistemi di costruzione e sull'incatenatura delle tavole armoniche.
Sarò infine ben lieto di esaminare ogni eventuale osservazione che potrebbe essere formulata dai lettori, in vista di successive edizioni di questo volume.
Mario Garrone

AI MIEI CARI Gianarosa, Oscar ed Eugenia
RINGRAZIAMENTI
Esprimo la mia viva gratitudine a tutti gli amici che mi hanno aiutato e incoraggiato nella stesura di questo manuale:

- Innanzitutto, al chitarrista-compositore Angelo Gilardino, che mi gratifica della sua amicizia da molti anni e che mi ha seguìto con pazienza fin dall'inizio della mia attività.

- A Sandro Francese,amico di gioventù e tecnico elettronico abilissimo, che ha costruito gran parte delle apparecchiature necessarie ai controlli di qualità dei miei strumenti.

- AlI'ing. Bruno Pizzigoni, docente universitario di grande valore, che ha approfondito i problemi connessi con la tastiera della chitarra, risolvendol i brillantemente.

- AlI'ing. Claudio Francese,che ha realizzato integralmente il software e parte dell'hardware per la creazione e la visualizzazione dei grafici relativi alle curve di risposta ottenute con il computer.

- AI dotto Francesco Rossi,che con passione, abilità ed infinita pazienza, ha realizzato tutte le fotografie inserite in questo libro, seguendo la costruzione dello strumento durante i mesi occorsi per il suo completamento.

- AI tecnico Gino Repetto, che mi ha assistito nella soluzione dei problemi relativi all'impiego del legno con grande competenza e amichevole collaborazione.

- Infine a mia moglie Gianarosa, per le ore che le ho sottratto a causa di questo hobby, diventato ormai parte importante della mia vita.
Mario Garrone

Capitolo n. 1
NOTIZIE STORICHE - MORFOLOGIA E NOMENCLATURA DELLA CHITARRA.

Capitolo n. 2
NOZIONI DI ACUSTICA APPLICATE AGLI STRUMENTI MUSICALI

Capitolo n. 3
LA SCELTA DEI LEGNI

Capitolo n. 4
IL LABORATORIO DEL LIUTAIO

Capitolo n. 5
UTENSILI ED ATTREZZI
- Utensili elettrici
- Utensili a mano

Capitolo n. 6
COME COSTRUIRE LE FORME E GLI ATTREZZI SPECIFICI

Capitolo n. 7
IL MANICO pago 41

Capitolo n. 8
LE FASCE E LE CONTROFASCE.

Capitolo n. 9
IL FONDO

Capitolo n. 10
LA TAVOLA ARMONICA E L'INCATENATURA

Capitolo n. 11
L'ASSEMBLAGGIO

Capitolo n. 12
LA FILETTATURA

Capitolo n. 13
LA TASTIERA

Capitolo n. 14
LA FINITURA DEL MANICO

Capitolo n. 15
L'APPLICAZIONE DEI TASTI

Capitolo n. 16
LA LEVIGATURA

Capitolo n. 17
LA VERNICIATURA
-IL TAMPONE
-LA GOMMA LACCA
-RACCOMANDAZIONI IMPORTANTI
-VERNICI ADDITIVE

Capitolo n. 18
IL PONTICELLO

Capitolo n. 19
MESSA A PUNTO E MONTAGGIO DELLE CORDE

Capitolo n. 20
I CONTROLLI DI QUALITA'
- ACCORDATURA DELLA CHITARRA

SULLA PROFILATURA DELLA TASTIERA DELLA CHITARRA, Bruno Pizzigoni.

Bibliografia

 

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 6891 LA COSTRUZIONE DELLA CHITARRA NEL NOVECENTO, JOHN HUBER



Euro 22,99


 
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LA COSTRUZIONE DELLA CHITARRA NEL NOVECENTO, JOHN HUBER

PREFAZIONE
Perché occuparsi del" passato della chitarra se il nostro interesse
è rivolto al suo futuro? Perché dal nostro punto di vista
non possiamo capire in quale direzione si sta sviluppando. Lo
studio della sua storia ci può rivelare il percorso che ha portato
alla chitarra contemporanea. Possiamo anche capire se l'uso che
facciamo dello strumento rientra realmente nella sua tradizione,
oppure se lo stiamo stravolgendo o adoperando in un modo
nuovo e diverso. Può la chitarra essere adoperata in un altro
modo senza che essa diventi qualcosa d'altro? È già avvenuto?
Se sì, perché e quante volte?
È molto difficile avere e conservare un atteggiamento imparziale
nei confronti della musica e degli strumenti musicali appartenenti
alla nostra civiltà; essi sono tanto antichi e tanto legati
a noi emotivamente. Non siamo i primi a confrontarci con
tale problema. Anche se in questo studio avremo a che fare in
primo luogo con una memoria ancora viva, con una storia molto
recente, molti problemi fanno parte di un passato più lontano.
Cercare nella storia situazioni simili a quelle che ora affronteremo,
sperando di scoprire dove esse hanno portato allora,
richiede l'abilità di capire con precisione la situazione attuale
e quella passata. L'indagine storica spesso non è stata obiettiva.
Troppe volte manca la giusta prospettiva e si può solo riflettere
sulla propria condizione culturale e storica. Il lungo rapporto
con molte delle persone e degli strumenti qui descritti ci ha permesso
di rilevare questi errori. Comunque, è stata una esperienza
veramente appagante, che desideriamo condividere con voi.



Introduzione
La chitarra attraversa oggi un periodo di rinascita. Diversi
segnali lo indicano. Consideriamo, per esempio, solo il grado
della sua popolarità; durante gli ultimi due secoli lo strumento
si è sviluppato e diffuso in tutto il mondo. In parte ciò è avvenuto
per la più generale diffusione della cultura occidentale
nell'epoca contemporanea; ma la chitarra ha anche mostrato
come essa, specialmente nelle aree di incrocio di culture diverse,
possa soddisfare esigenze musicali molteplici. L'incontro e la
sintesi di queste diverse culture ha prodotto, a volte, nuove forme.
Quando la chitarra, espressione di una data cultura, è stata introdotta
in un nuovo paese, subito è stata accettata e spesso anche
modificata. Si osservi, per esempio, l'America latina, con
Tangos, Guajiras, Barrios; o il nord America, col blues, il folk,
il rock; o anche l'Europa, col flamenco, la scuola di Tarrega,
l'accompagnamento del bouzouki greco e i canti degli zingari
russi. Nell'Estremo Oriente la chitarra non è ancora diventata
uno strumento popolare, ma essa è completamente penetrata
nella cultura giapponese ed è ben diffusa in quella coreana e
cinese.
Numerosi sono gli esempi del nuovo carattere internazionale
della chitarra 'spagnola', anche nel suo ambiente tradizionale.
La cantante spagnola Victoria de los Angeles è accompagnata
nei suoi concerti in tutto il mondo dal chitarrista giapponese
Ichiro Suzuki, residente in Spagna da molto tempo, e premiato
dai governi spagnolo e catalano per i suoi servizi nelle loro attività
culturali. Molti altri esempi vengono alla mente. Un chitarrista
tedesco, che usa una chitarra costruita da un ungherese
che vive in Canada, è stato invitato dal governo provinciale
dell'Andalusia per tenere un concerto a Siviglia. Un chitarrista
spagnolo, residente negli Stati Uniti e ben noto sia come membro
di un quartetto che come solista, ha ordinato una nuova
chitarra a un costruttore olandese che vive a Granada. Il costruttore
di chitarre spagnolo Romanillos ha studiato e lavora in Inghilterra.
Un importante duo chitarristico finlandese usa una
chitarra costruita da un inglese a Granada e un'altra da un olandese
a Torremolinos. Il chitarrista scozzese David Russell, ....



Scuole ed epoche

Williams e Segovia appartenevano a generazioni diverse,
e il più giovane chitarrista non sentì il bisogno di rinnovare
gli interessi di Segovia. Egli si concentrò sui concerti e
l'insegnamento. Il suo quasi coetaneo collega Julian Bream, invece,
scelse di impegnarsi nella nascita di una tradizione costruttiva
inglese. Bream fu molto aiutato in questo progetto dall'attività
di Arnold Dolmetsch, che tanto si adoperò per creare dei
costruttori di strumenti musicali e sostenere questa attività. Il
forte interesse di Bream nel liuto e nella musica antica lo fece
entrare in contatto con diversi costruttori (creando anche un
certo grado di interazione), fra cui Rubio e Romanillos, che ricevettero
molti benefici dall'assistenza di Bream. Molti buoni
costruttori si formarono da allora nel laboratorio di Rubio, in
particolare Paul Fischer.
Forse a causa della ben pubblicizzata associazione con Bream,
Romanillos è diventato rappresentativo, nel mondo, della moderna
liuteria inglese. Sebbene ciò non sia del tutto esatto, non
è però ingiusto. Romanillos e gli altri buoni costruttori inglesi
producono in genere strumenti sensibilmente diversi da quelli
dei loro colleghi spagnoli, giapponesi o tedeschi, ma non tanto
per differenze nello stile o nel modello, bensì per il concetto
di costruzione. I liutai inglesi, sensibili all'esperienza di rinascita
della 'musica antica', hanno tentato di conservare un rapporto
con la storia della chitarra nei loro principi di costruzione, ignorando
perciò, più o meno, il modello Ramirez. Le chitarre inglesi
degli anni Settanta e Ottanta costituiscono infatti per i chitarristi
una alternativa sia agli strumenti giapponesi sul modello
Kohno che a quelli spagnoli Ramirez. Esse sono in generale (semplificando
al massimo) ben fatte, non particolarmente potenti,
ma con un suono caldo e un buon equilibrio. Spesso riflettono
antichi principi costruttivi, più di quanto non facciano le chitarre
costruite nel dopoguerra a Madrid, Wiesbaden o Tokyo.
Romanillos deve essere infatti ricordato tanto per i suoi contributi
alle ricerche su Torres quanto per la sua propria produzione.
Il suo libro su Torres è stato pubblicato in un momento appropriato,
quando poteva suggerire agli altri costruttori una riflesione
sulla loro origine e confermare la moderna rinascita di
interesse, nella sua patria (Andalusia), per l'opera di Torres. È
alquanto strano, comunque, che Romanillos, svolgendo le sue
ricerche così vicino a Granada, non si sia accorto del ritorno ...





INDICE
Introduzione

capitolo primo
Gli insegnamenti di Torres

capitolo secondo
Scuole ed epoche

capitolo terzo
Caratteristiche costruttive della chitarra

Capitolo quarto
L'influenza dei fattori economici

capitolo quinto
Lunga vita al chitarrista dilettante

capitolo sesto
Chitarra e liuto

capitolo settimo
Lunga vita al costruttore professionista

Capitolo ottavo

L'arte come attività sociale

Appendici I-III

COSTRUTTORI DEL NOVECENTO CHE RAPPRESENTANO LE PRINCIPALI INNOVAZIONI O TENDENZE

RAMIREZ

HERNANDEZ

ESTESO

HERMANN HAUSER

IGNACIO FLETA

MARTIN D-28

GIBSON CON TAVOLA BOMBATA



MISURE DELLE MODERNE CHITARRE RAMIREZ DA CONCERTO

MISURE COMPARATE

J. GARCIA

M. KOHNO

I. FLETA

J. RAMIREZ III

A. MARTIN

 

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 5178 ACOUSTIC GUITAR, The Composition, Construction, and Evolution of One of World's Most Beloved Instruments. Frank Ford, Michael Simmons, Richard Johnston, Teja Gerken.



Euro 17,00


 
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ACOUSTIC GUITAR, The Composition, Construction, and Evolution of One of World's Most Beloved Instruments.

Series: Guitar Reference
Medium: Softcover
Author: Frank Ford
Author: Michael Simmons
Author: Richard Johnston
Author: Teja Gerken

Foreword by C.F. Martin IV. This comprehensive guide explains how to buy and maintain the guitar that matches your needs. From its beginning in European classical music, through American innovations like blues, jazz, country, and all the way to rock, pop and folk, the acoustic guitar's versatility is remarkable. This book covers all types of models with an emphasis placed on steel-string flattops, archtops and classical guitars. Topics covered include: How to tell the difference between a good sounding and bad sounding instrument; How much of the sound is determined by the wood; How to amplify and maintain its natural sound; How much money to spend in order to get an instrument that matches your level of playing; A color section illustrates historically significant instruments. 396 pages.

 

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 7045 LA RIPARAZIONE DELLA CHITARRA. IRVING SLOANE



Euro 31,99


 
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LA RIPARAZIONE DELLA CHITARRA. IRVING SLOANE

LIBRO IN ITALIANO

INTRODUZIONE

Gli strumenti a corda sono relativamente più fragili
e più inclini a danneggiarsi rispetto ad altri strumenti
musicali. Periodi molto umidi, durante i caldi mesi
d'estate, seguiti da rapidi cali di umidità dovuti al ricaldamento
degli ambienti chiusi, nel periodo invernale,
hanno un effetto cumulativo sul legno e sulla colla:
il legno si deforma e la colla si indebolisce. A questo
si aggiungono gli stress di un utilizzo frequente e incidenti
non rari come far cadere lo strumento accidentalmente,
urtarlo o addirittura sedercisi sopra. Inoltre
le giunte di uno strumento musicale tendono ad aprirsi
se lo strumento è lasciato chiuso nella custodia, sotto i
raggi del sole.
Per tutte queste ragioni una chitarra tiene impegnati
gli addetti ai lavori a intervalli regolari per tutto il
corso della sua vita. I problemi più comuni sono un'azione
delle corde scomoda, ronzii, crepe e rotture, ponte
scollato e verniciatura rovinata. Gli stessi problemi si
trovano, fondamentalmente, anche sul mando lino, sull'
ukulele e in palte su liuti e banjo, di modo che molte
delle procedure descritte nel libro sono applicabili a
questi strumenti. Comunque, ad eccezione della riparazione
delle crepe, le procedure qui riportate non si
applicano al violino o ad altri membri della famiglia
della viola, dove la riparazione richiede l'impiego di
tecniche particolari.
Il principale strumento utilizzato per mostrare le
tecniche di riparazione è la tradizionale chitarra acustica
a cassa vuota, conosciuta anche come chitarra
Spagnola o Folk, incordata con corde in nylon o metallo,
a seconda del tipo di costruzione. Le chitarre con
corde in nylon hanno un ponte con una parte forata,
nella quale le corde vengono prima infilate e poi bloccate.
Le chitarre a tavola piatta con corde in metallo
utilizzano un ponte con pioli removibili. L'estremità
della corda viene infilata attraverso i fori ricavati nel
ponte e nella tavola armonica; si applicano quindi i pioli
che bloccano e serrano la corda nella sua sede. Di
solito queste chitarre hanno un linforzo in legno duro incollato
all'interno della cassa armonica, in corrispondenza
del ponte, per contrastare la forte tensione e la
pressione delle corde in acciaio. Le corde in metallo
non devono mai essere usate su chitarre costruite per essere con corde di nylon ...

Tipico banco da lavoro con una chitarra morsettata a una culla foderata con feltro fissata a un supporto verticale rigido.

AREA DI LAVORO
Il banco da lavoro dovrebbe essere sistemato, idealmente,
nei pressi di una grossa finestra posta a nord.
L'illuminazione ausiliaria posta sopra al banco deve
essere in grado di illuminarne ogni parte dell'area di
lavoro. Per lavori di precisione si può installare una
lampada, a braccio snodabile o flessibile, sul retro del
banco da lavoro. Le prese elettriche, almeno due e possibilmente
vicine al banco, sono necessarie per le lampade
da lavoro, le lampade riscaldanti, la levigatrice,
la lucidatrice e il saldatore.
Il feltro pesante, preferito dagli artigiani del legno
per l'imbottitura, è il materiale di protezione ideale per
ricoprire la maggior parte dell'area di lavoro del banco.
Ha la giusta morbidezza e la giusta consistenza per la riparazione
delle chitarre. Un sostituto può essere realizzato
utilizzando un tappeti no trapuntato ricoperto
con del feltro. Laminati in gomma poliuretanica o un
cuscinetto in gomma piuma (solida) possono essere
utilizzati, sempre con un rivestimento in feltro. Si deve
evitare un'imbottitura soffice ed eccessivamente elastica.
È estenuante lavorare con uno scalpello su una
chitarra e vedere che questa si sposta a causa dell'ela-
sticità del tappeti no su cui si lavora. È di uso comune
mettere un blocchetto ricoperto di feltro a una delle
due estremità del banco per appoggiare la paletta e impedire
che la chitarra scivoli.
Lungo la parte posteriore del banco si deve organizzare
uno spazio dove riporre lime, rasiere, scalpelli,
pinze e tutti gli altri attrezzi in modo che siano ben visibili
e ben raggiungibili. I riparatori di strumenti dovrebbero
abituarsi a tenere la loro area di lavoro ordinata
e sgombra. Si dovrebbe fare un'accurata ispezione dell'
area di lavoro prima di disporre uno strumento sul banco.
Un frammento di tasto inosservato o un pezzo di
ebano possono causare danni che necessiteranno di
ulteriore lavoro di riparazione.
È sempre utile avere dello spazio adiacente al banco
e anche sugli scaffali per tenere il legno. Nessun
pezzo di legno di dimensioni accettabili recuperato da
una chitarra danneggiata dovrebbe mai essere scartato.
I costruttori dovrebbero classificare tutti gli scarti
di fondi e piani armonici e conservarli. L'acquirente
sarà sbalordito nel sapere che, se si verificasse la necessità
di chiudere una crepa con una filzetta di legno, il
suo Iiutaio potrà intervenire in modo perfetto; illiutaio
stesso risparmierà molto tempo dal ricercare un legno
adatto a tale scopo.


Il tasto successivo a quello in cui non si verifica il ronzio è presumibilmente
il colpevole.
Martellare un tasto rialzato è al più una soluzione
temporanea ed è sempre meglio rimuoverlo e installare
una barretta più spessa (vedi Ritastare, pag 37)
Quando il capotasto o l'osso del ponte sono troppo
bassi, il ronzio è generalmente esteso a un'ampia zona e
coinvolgerà molte o tutte le corde. Questa condizione
è semplice da individuare e può essere prontamente corretta
rialzando il capotasto o l'osso del ponte. Se i tasti
sono ben rettificati e il manico non è deformato si dovrebbe
rialzare leggelmente l'osso. L'altezza delle corde
è misurata sul tasto che coincide con la giunta alla
cassa armonica - dodicesimo o quattordicesimo tasto -
ed è misurata dal "sotto" della corda aJJa parte più alta
del tasto.
Le distanze raccomandate per la corda del MI cantino
e del MI basso sono:
acustica con corde d'acciaio: 3/32" (2,38 mm) al
cantino, 1/8" (3,18111m) al basso
corde in nylon: 1/8" (3,18 mm) al cantino, 5/32"
(3,97I1lm) al basso
Questi sono standard industriali, ma ogni costruttore
lavora con una tolleranza di 1/16" (1,59 mm) al cantino
e 5/64" (1,98 mm) al basso per le corde di nylon.
Allentate le corde ed alzate l'osso del ponte inserendovi
sotto un piccolo spessore di impiallacciatura.
Provate questa soluzione prima di cambiare il capotasto.
Se non funziona bene provate con uno spessore di impiallacciatura
leggermente più spesso per ottenere un'azione
senza ronzio. Accertata l'esatta altezza del\' osso e
del capotasto con l'utilizzo di spessori, si dovrebbe instaJlare
un nuovo osso e un nuovo capotasto tagliati alla
giusta altezza. Sia l'osso sia il capotasto devono essere
realizzati in modo da adattarsi pelfettamente con il loro
lato inferiore a contatto pieno con la base d'appoggio
delle loro sedi.
Un capotasto può generare ronzio se la scanalatura
della corda si arrotonda nel punto in cui la corda è di
fatto bloccata da una sporgenza nella scanalatura stessa.
Se la corda non è ben serrata nel lato frontale del capotasto
si può verificare un ronzio. Fate un nuovo capotasto
con lo spigolo superiore inclinato in modo tale che le
scanalature pendano verso la paletta della chitarra. Limate
le scanalature con una lima da orafo a coda di topo
e fatele larghe quanto basta per ospitare la corda.
Se il ronzio è recente e non è mai comparso in incardature
precedenti si può sospettare che la causa sia
data da corde usurate o da una catena scollata. Le corde
usurate danno un suono piatto e rozzo che ronzerà in
molte o tutte le posizioni e rendendo difficile l'accordatura
della chitarra. Il segno più chiaro di una corda
guasta è un avvolgimento corroso o ossidato, o una corda
che si è srotolata (sensibile al tatto). InstaJJare una
nuova muta di corde è il modo più facile per eliminare
gli inconvenienti deJJe corde guaste come possibile causa
di ronzio.
Quando una catena è scollata, il ronzio si verificherà
a una o più frequenze specifiche. Picchiettare la tavola
armonica talvolta fa vibrare una catena scollata se
il colpo è dato sopra o in prossimità della zona scollata.
Il metodo più sicuro per rintracciare una catena scollata
è un'ispezione dell'incatenatura con specchietto e
luce. Inserite la luce e lo specchietto nella chitarra e
muovete la tavola armonica con la mano libera: premete
e lilasciate la tavola mentre esaminate le catene. Se
l'ispezione visuale non rivela la scollatura della catena
si dovrà provare con una lamina.
Per la riparazione di una catena scollata si veda pagina
62, Catene Scollate.
Il ronzio è causato raramente da un manico deformato.
Con o senza truss rod, i manici sono piuttosto
rigidi e la deformazione del manico non è comune come
si possa pensare. Generalmente la deformazione
del manico si verifica con lo spostamento all'insù della
paletta della chitarra dovuta alla tensione eccessiva delle
corde protratta per un lungo periodo. Quando ciò accade,
le corde si allontanano daJJa tastiera, rendendo la
tastatura delle note alte molto difficile. Perché si manifesti
ronzio il manico dovrebbe spingere verso il basso,
avvicinando le corde alla tastiera. Causa prominente di
questo tipo di deformazione è la non corretta regolazione
di un truss rod regolabile. Un truss rod che sia
stato eccessivamente serrato, quando l'umidità atmosferica
è abnormemente bassa, (una stanza riscaldata
d'inverno) cioè quando l'umidità raggiungerà livelli
molto secchi, forzerà il manico in senso contrario, deformandolo.
Un manico permanentemente distorto in
questo modo deve essere rimpiazzato con un nuovo
manico.
Il ronzio causato dalla vibrazione della barra di rinforzo
può essere individuato picchiettando il manico. Le barre .....



Argomenti
Tabella di conversione delle misure
Introduzione
Area di lavoro
Legname, forniture
Colla
Attrezzi
Umidità
Deformazioni del manico
Azione e ronzio
Ritastatura
Crepe
Crepe aperte
Rotture
Catene scollate
Rimozione del piano armonico e del fondo
Separazione di giunte, filetti
Ponte, deformazione del piano armonico
Battipenna
Tecniche di restauro per strumenti antichi
Rifinitura
Note
Indice




INDICE
Attrezzi

Banco da lavoro
Banjo
Barra di rinforzo
Battipenna
Adesione del

Capotasto
Catene
Colla
Controfasce
Corde, azione delle
Classica
Flamenco
Altezza dalla tastiera
Metallo
Nylon
Tensione
Crepe
Lungo la vena
Aperte

Igrometro
Intarsio

Legno
Liuto

Mandolino
Manico
Distorione
Coda di rondine
Integrato

Osso del ponte
Ponte

Restauro degli strumenti
Ronzio
Rosa
Rosetta
Rotture

Filettatura (filetti)
Filzette
Finitura
Turapori
Lacca
Lucidatura
Spruzzo
Mordente
Sverniciatore
Vernice
Fondo / Tavola armonica, rimozione del
Forniture
Stautinger, Mathaeus
Stradivari


Tasti
Tastiera
Ebano
Palissandro
Tavola armonica
Deformazione della
Rinforzo della
Toppe
Giunte, separazione di
Hauser, Hermann, sr.
Umidità
Violino



 

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COSTRUZIONE DELLA CHITARRA CLASSICA IRVING SLOANE liuteria-tavola armonica-Tastiera-gomma lacca-legno


Prefazione

In questi ultimi anni, finalmente, sono stati pubblicati in Italia alcuni libri sulla chitarra classica e sulla sua storia e costruzione, che hanno iniziato a colmare un vuoto.
Molti, infatti, sono i libri pubblicati in varie lingue nel mondo, ma l'inglese, in particolare, offre una panoramica veramente esaustiva sul mondo della chitarra: Classic Guitar Construction di Irving Sloane è uno di questi. Pubblicato a metà degli anni sessanta, è forse il primo libro sulla costruzione passo - passo della chitarra classica.

Proprio per questo motivo è stato sicurramente il libro che ha avvicinato alla liuteria della chitarra un numero molto alto di attuali costruttori di chitarre.

Per molti anni fu l'unico libro di questo tipo reperibile anche in Italia.
lo stesso ho avuto nel libro, con il mio ingresso nell'affascinante mondo della costruzione della chitarra classica, le prime informazioni sugli attrezzi, sul metodo e il processo costruttivo, sulle prime chitarre storiche che ho potuto vedere.

La competenza in materia di Sauro Malagoli garantisce una puntuale traduzione che va ad aggiungersi all'ancora modesta bibliografia in italiano sulla chitarra. Se da una prute questo lavoro renderà il libro di facile utilizzo per coloro che non hanno dimestichezza con l'inglese, dall'altra rende omaggio a Irving Sloane. permettendone un'ancora più ampia diffusione.

Irving Sloane, artista, designer, chitarrista, scomparso nel 1998, ha appassionatamente costruito chitarre per oltre quarant'anni, dedicandosi anche alla progettazione e realizzazione di speciali e bellissimi attrezzi per la liuteria e di ottime meccaniche per chitaITe; prodotti, questi, ancor oggi utilizzati da molti costruttori.

 

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COSTRUZIONE DELLA CHITARRA ACUSTICA IRVING SLOANE LIBRO ACUSTICHE 6 12 CORDE ARCH-TOP lacca

Irving Sloane

Prefazione
Fino ai quattordici anni ho vissuto nella East Tenth Street nella Manhattan inferiore. A qualche isolato verso ovest si trovava la Third Avenue, quartiere dei negozi di pegni. Rimanevo per ore davanti alle vetrine contemplando a bocca spalancata la posateria di seconda mano, le canne da pesca, le macchine fotografiche, le fisarmoniche, gli anelli d'oro, gli utensili, i mandolini, le trombe e le chitarre.

Tornai a un negozio di pegni della Third Avenue per comprare una chitarra con i primi soldi guadagnati come commerciante marinaio. L'ultima chitarra che ho preso da un negozio di pegni è una Orpheum con fori armonici a f.
La mia carriera di marinaio terminò all' inizio del 1946. Tornai nel vecchio quartiere per incontrarmi con un amico d'infanzia. Cercai tra le cassette della posta all'ingresso dell'abitazione dove il padre faceva il portinaio. Una targhetta catturò la mia attenzione: "H. Ledbetter - 5A".

Salii rapidamente le scale sino all'ultimo piano e suonai il campanello. "Avanti ... è aperto!".
Aprii la porta. Un imponente uomo di colore che iniziava ad avere qualche capello bianco stava in piedi con indosso dei calzoncini davanti a un'asse da stiro. Si stava stirando i pantaloni. "Sei tu Leadbelly, il cantante folk?".
Sorrise e si infilò i pantaloni. "Sono io" rispose con semplicità, e richiuse l'asse da stiro.
Ci sedemmo e parlammo di chitarre, di canzoni e del suo girovagare per il Sud. Conosceva centinaia di canzoni. Conosceva forse "Bundle Up n' Go", una canzone
insegnatami da un marinaio dell' Alabama?
Fece una smorfia mentre scuoteva la testa perplesso.
"Aspetta un attimo ... aspetta un attimo ... vuoi dire 'Bottle Up n' Go' ... " ed era già partito a suonare e cantare la canzone.
Era alla fine della sua carriera e guadagnava occasionalmente dei soldi suonando alle feste private per venticinque dollali a serata. Sua moglie Babe lavorava e quello era il loro unico sostentamento. Durante le mie visite non ho mai fatto mistero della mia ammirazione per Josh White e suonavo le mie imitazioni caserecce del suo famoso stile.
"Diavolo", disse Leadbelly, "Josh viene spesso da queste parti. Chiamami la prossima volta che vieni e lo farò venire qui se proprio muori dalla voglia di incontrarlo".
Qualche settimana dopo telefonai....



Premessa
"Steel String Guitar Construction", scritto nel 1975.
è il terzo libra di Irving Sloane. E un'opera dedicata
alla costruzione della chitarra acustica (nota I), tipica
della cultura folk americana. Inoltre un ampio capitola
dedicato descrive anche le chitarre arch-top, utilizzate
per la musica jazz.
E' un libra ricco di trucchi e consigli che potremmo
anche chiamare segreti ed è quindi con riconoscenza
che abbiamo tradotto questo volume per renderlo, speriamo,
più fruibile.
Abbiamo cercato di tradurre in un linguaggio il più
fedele possibile, cercando di interpretare nella maniera
pili schietta e sincera il pensiero di Sloane. Una operazione
a volte semplice vista I'immediatezza dello stile di
Sloane, ma resa in alcuni casi pili complicata dall'usanza
inglese di coniare termini nuovi e "ad hoc" per
ogni esigenza. Per questa ragione abbiamo pensato di
non tradunrre quei termini inglesi oramai di uso corrente
ma di scriverli in corsivo così come i termini gergali
e di altre lingue.
In una trentina di capitoli affranta step by step tutti
gli argomenti necessari per potersi costruire una chitarra acustica.
Gli argomenti sono trattati in modo semplice e descritti
con it supporto di oltre 150 immagini.
I libri di Sloane sono stati scritti da più di trenta anni
ed alcune indicazioni sono in contraddizione con le
nolmative vigenti oggi. Per questo motivo abbiamo inserito,
alla fine del volume, alcune note e delle osservazioni
che vogliono essere solo un aggiornamento di
carattere tecnologico e normativo.
Vorremmo ringraziare il M. Carlo Chiesa per averci
coinvolto anche questa volta, il M. Fausto Cacciatori
per la consueta fiducia. il Prof. Claudio Canevari per i
numerosi e preziosi suggerimenti dopo la minuziosa
lettura in anteprima di questo lavoro.




Argomenti
Origini
Corde
Teoria costruttiva
Legno
Elenco dei materiali
Umidità e stabilità del legno
Colla
Utensili
Morsetti per costruttori di chitarre
Filettatore
Pialla bombata
Forme per la costruzione
Piallatura del legno
Manico
Piegatura delle fasce
Assemblaggio delle fasce
Controfasce
Giunta del piano armonico e del fondo
Piano armonico e fondo
Costruzione del piano armonico
Costruzione del fondo
Incollatura del piano armonico e del fondo
Filetti
Giunta tra manico e cassa armonica
Ponte
Tastiera
Posizione del ponte / Compensazione
Chitan"a a dodici corde
Rosetta a mosaico
Lavori elaborati
Battipenna
Vemiciatura
Incordatura
D'Aquisto costruisce una chitarra arch-top
Note
Letture consigliate

 

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 6336 BUILD YOUR OWN ACOUSTIC GUITAR, Complete Instructions and Full-Size Plans, Jonathan Kinkead. 160 pagine.



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BUILD YOUR OWN ACOUSTIC GUITAR, Complete Instructions and Full-Size Plans, Jonathan Kinkead. 160 pagine.

Series: Book
Publisher: Hal Leonard
Medium: Softcover
Author: Jonathan Kinkead

Every guitarist dreams of owning a handmade instrument, but for most, the cost is likely to be prohibitive. The alternative - building your own fine guitar - is not as difficult as you might imagine, given some skill, patience, and the expert guidance of a master luthier. Every step of construction is fully covered, from choice, selection, and preparation of woods, to consideration of size, bracing, and tonal qualities. Each step of the building sequence is clearly photographed in color, with variations to the standard design shown to enable you to personalize your instrument as you make it.

Briston, England-based Jonathan Kinkead has been building guitars for nearly 30 years. His craft is born out of experience and intuition rather than a strict following of technical detail. The resulting beauty of form and distinctive tone have earned him his reputation as one of the world's most respected independent luthiers.

 

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CHITARRA LAMPO